Assemblea d’Estate: occasione per fare il punto della situazione

Il Gran Maestro Loris Dall’Acqua ha sottolineato fin da subito, in occasione della recente Assemblea d’Estate, come il lavoro di questi primi mesi del 2019 sia stato intenso, con frequenti riunioni, presenze istituzionali e attività svolte.

 Dopo i legittimi ringraziamenti a coloro che più si sono adoperati per la buona riuscita delle attività e a seguito dell’elencazione delle stesse, sono state gettate le basi per il calendario dei prossimi mesi. Dopo aver accolto la giornalista e fotografa Russa Elena Maestro, per un servizio fotografico con intervista alla Confraternita, l’autunno si fa denso di proposte con l’annuale appuntamento dell’8 novembre con la festa del ringraziamento, in occasione della ricorrenza di San Martino, mentre il 22 novembre si terrà un convegno tecnico e l’assegnazione del premio di studio Confraternita di Valdobbiadene.

La Confraternita di Valdobbiadene continua inoltre la collaborazione con “Casa di Carla”, associazione che si occupa di assistenza di disabili gravi, e l’individuazione di soggetti che possano avere i requisiti per la nomina di ambasciatori della Confraternita. Continua inoltre anche la collaborazione con l’associazione culturale Antiruggine ed è di recente stata avviata quella con la scuola di ristorazione DIEFFE di Valdobbiadene.

È stato fatto il punto sull’istanza, inviata a ben 2640 soggetti appartenenti alla filiera produttiva della denominazione Conegliano Valdobbiadene, per capire qual è la vera visione dei produttori del territorio. Già nel 2009 la nostra realtà aveva prodotto un documento dove si evidenziavano i pericoli che potevano essere generati dalla grande operazione “riserva del nome” (documento letto in camera di commercio di Treviso durante la pubblica audizione per l’approvazione del nuovo disciplinare).


A distanza di 10 anni, purtroppo, quello che era stato denunciato si sta avverando. Consapevoli che la situazione della denominazione Conegliano Valdobbiadene presenta molteplici criticità, sia interne che esterne, che necessitano di un’ampia azione “moralizzatrice” e di “auto responsabilizzazione”, la Confraternita è convinta che se si vuole realmente dare inizio ad un processo di cambiamento non si può pretendere di affrontarle contemporaneamente nella loro globalità, è assolutamente necessario iniziare dalle priorità, una missione da svolgere insieme nel nome di una comune identità.

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